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Fin dall’antichità l’acqua ha rappresentato per l’uomo un elemento naturale in cui muoversi. In medicina fin dal passato è stata considerata come valido strumento di terapia nell’ambiente di una medicina naturale che non disponeva delle risorse della chimica, fisica e della scienza in generale.
Da circa un secolo si è cercato di utilizzare l’acqua nell’ambito riabilitativo sfruttandone le caratteristiche antigravitazionali che favoriscono il movimento facilitando il reclutamento muscolare.
Inoltre la riduzione del peso corporeo permette, grazie a particolari tecniche di intervenire sulle patologie della colonna vertebrale (lombalgia, ernia del disco ecc.)
L’acqua è uno strumento di terapia utile per quelle patologie scheletriche che necessitano riduzione di gravità e anche per quelle patologie a carico del sistema nervoso per il recupero funzionale postlesionale o per l’apprendimento neuro e psicomotorio nelle patologie congenite.
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